Maria Squeglia
- 26/08/2011 16:07:00
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Un poeta che purtroppo scompare,un suo testo poetico che lo riporta fra noi in un agosto rovente,distratto,assurdamente assente.Poesia visionaria e suggestiva fatta di solitudine e di abbandono in un agosto dove si salva solo linnocenza del poeta.
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Mariella Bettarini
- 16/08/2011 15:51:00
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Carissimi Roberto e Giuliano, che DONO, e che commozione, questa poesia del perduto (ma mai dimenticato) amico Marcello Landi, in questi sperduti giorni agostani! Conoscevo benissimo Marcello, e la sua opera pittorica e poetica: la sua scomparsa è stata per me, per molti, un grande dolore, una vera mancanza. Benissimo avete fatto a ricordarlo, a riproporci la sua forte, tenera voce con questo testo poetico. Al solito, siete davvero grandi! Grazie, e un abbraccio da Mariella
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Narda Fattori
- 16/08/2011 10:36:00
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Condivido il commento di Loredana; il saio è un richiamo allinnocenza, alla letizia francescana e... forse alla povertà in cui versano i poeti senza averne fatto voto di ubbidienza. Percepisco qualcosa di non chiaro, forse di ambiguo nella ricercatezza delle immaginie poi nella svolta improvvisa.
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Loredana Savelli
- 15/08/2011 19:58:00
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Poesia visionaria, suggerisce uno scenario catastrofico (i "venti abbattuti", le vigne scomparse", "le stazioni derelitte"). Lultimo verso, se afferro, è un appello indiretto ai poeti perchè rimangano la (buona) coscienza di fronte allirreversibile degrado generale.
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